REACH: IL VOTO DELLA COMMISSIONE AMBIENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO
Dopo il primo via libera del Parlamento UE e l’approvazione del Consiglio nel dicembre dello scorso anno, il REACh è approdato martedì 10 ottobre 2006 in Commissione Ambiente del Parlamento Europeo per la votazione in seconda lettura.
Di seguito alcuni risultati del voto della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo.
In generale è passata a larga maggioranza la posizione dell’onorevole Guido Sacconi (relatore per il Parlamento Europeo sul nuovo Regolamento REACh) che ha visto approvate gran parte delle proprie posizioni.
Risultati favorevoli all’industria:
– È stata approvata la condivisione dei costi (dei test) proporzionale alla quantità di sostanza prodotta o importata all’anno;
– È passata la definizione di quantità di sostanza prodotta/importata annua come media della produzione sui 3 anni
– Non e’ passata la richiesta di alcuni eurodeputati di alzare a 15 anni il limite per la liberalizzazione dei dati sui vertebrati;
– E’ passato un emendamento sulla disponibilità e messa in comune di TUTTI i dati di test nel forum di scambio di informazioni sulla sostanza (SIEF).
– Sono passati gli emendamenti a favore dell’assistenza tecnica alle piccole medie imprese (PMI) e di una semplificazione burocratica .
Risultati sfavorevoli all’industria:
– È passato il duty of care (“dovere di preoccuparsi”) come principio posto all’interno del REACH.
– Sono stati bocciati emendamenti sui monomeri, quindi rimane l’obbligo della loro registrazione anche se sono reagiti completamente all’interno del polimero;
– È passato l’obbligo di valutazione di sicurezza chimica sotto le 10 tonnellate di sostanza importata/prodotta all’anno;
– E’ stata bocciata anche la procedura ad hoc per le PMI per la notifica all’AGENZIA di usi particolari delle sostanze non identificati dai propri fornitori.