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30/05/2003

CONFERENZA STAMPA ORANGE PROJECT – ROMA 29 MAGGIO 2003

COMUNICATO STAMPA

TRASPORTO MERCI PERICOLOSE: AL VIA COMMISSIONE SPECIALE PRESSO IL MINISTERO DEI TRASPORTI
Tra gli obiettivi dichiarati dal Sottosegretario Paolo Uggé, maggiore attenzione sul settore, favorire la sicurezza diminuendo il numero degli incidenti e ridurre l’impatto ambientale.

Roma, 29 Maggio 2003. “Una Commissione speciale per il trasporto delle merci pericolose sarà istituita presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nelle prossime settimane e sarà operativa entro l’estate”. E’ quanto ha annunciato Paolo Uggè, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, questa mattina a Roma al Residence Ripetta, a conclusione della conferenza stampa di presentazione del convegno “Trasporto merci pericolose: La sicurezza alla base della conoscenza” che si terrà a Napoli il 20 e 21 giugno presso l’Auditorium di “Città della Scienza”.

“La Commissione – ha spiegato il Sottosegretario – sarà formata da esperti tecnici che, in accordo con i Ministeri interessati, cercheranno di definire uno schema di operatività comune, nell’ambito della piena sicurezza, per favorire l’attenzione sul settore e aiutare le aziende che trasportano e gestiscono merci pericolose quali esplosivi, gas, sostanze infiammabili, tossiche, infettanti e radioattive”.

Tra il 1995 e il 2000, in Italia, ben 227 incidenti stradali hanno coinvolto merci pericolose, vale a dire prodotti quali gasolio, benzina, metano e acido cloridrico; preparati come alcune vernici, inchiostri, solventi e fitofarmaci; rifiuti pericolosi tra cui solventi esausti, rifiuti sanitari, acque di lavaggio e bonifiche e batterie usate; oggetti come airbag, bombolette aerosol, giochi pirotecnici, macchine frigorifere.

In 5 anni, con una media di quasi 4 incidenti al mese, sono state disperse nell’ambiente soprattutto materie infiammabili (21% benzina, 19% gasolio, 16% GPL). Nel 10% dei casi questi incidenti, per una serie di fattori contingenti quali l’innesco di reazioni chimiche, hanno provocato seri danni ambientali con la contaminazione di mari, fiumi e laghi, lo sviluppo di diossine e gas tossici.

“E’ necessario mantenere costantemente alto – ha detto Giandomenico Villa, Presidente del Comitato Orange Project – il livello di attenzione sul settore, per le possibili conseguenze negative sulle persone e sull’ambiente. Con questo obiettivo, è nata la Fondazione Orange Project, con lo scopo fra l’altro di mettere insieme un sistema di raccolta dati, migliorare l’informazione preventiva e favorire l’adeguamento del nostro Paese all’evoluzione normativa internazionale”. “Il convegno dei prossimi 20 e 21 giugno – ha continuato Villa – vuole essere un primo passo per contribuire a far luce sul trasporto merci pericolose, iniziando ad analizzare le novità introdotte dall’ADR RID 2003 (la normativa internazionale di diretta applicazione), che entrerà in vigore il 1° luglio. Il percorso è lungo, ambizioso, fondamentale e concreto, aspetti questi ultimi confermati oggi dall’annuncio di una Commissione Speciale di cui siamo onorati di fare parte”.

Per la complessità della materia e per il ruolo fondamentale ricoperto dalle merci pericolose all’interno dei processi produttivi, è ormai da anni che tutti gli aspetti comuni ai diversi modi di trasporto (stradale, ferroviario, marittimo, aereo) sono esaminati da un Comitato di Esperti ONU, con sede a Ginevra, che definisce i criteri di classificazione delle merci pericolose, le tipologie di imballaggi e dei contenitori-cisterna, le etichette di pericolo, che vanno a costituire il corpo delle Raccomandazioni ONU, il famoso Orange Book.

“Il trasporto delle merci pericolose – ha detto Sergio Benassai, Presidente Comitato Esperti ONU sul Trasporto di Merci Pericolose – è sempre più internazionale e intermodale. Per garantire il rispetto delle norme di sicurezza, è necessaria una regolamentazione armonizzata e il coordinamento fra operatori, esperti di sicurezza e pubblica amministrazione. I questo contesto, la presenza continua e attiva dell’Italia negli organismi internazionali è fondamentale”.

Qui sotto i comunicati delle Agenzie e l’intervista del Sottosegretario Dott. Uggè al GR1.AGENZIE 30.05.2003.doc