La Direttiva UE 2019/904 e la Direttiva UE 2015/720 rappresentano passi significativi nella lotta contro l’inquinamento di mari e oceani, poiché mirano a ridurre l’impatto ambientale causato dai prodotti di plastica monouso e dalle microplastiche, promuovendo transizioni verso economie circolari e sostenibili. La prima, nota come Direttiva SUP, definisce le misure che gli Stati membri dell’Unione Europea devono adottare per ridurre significativamente il consumo di prodotti di plastica monouso, per le quali esistono alternative sostenibili. Tra queste misure vi sono obiettivi specifici di raccolta e riciclaggio, in particolare per bottiglie di plastica, con l’obiettivo di raggiungere il 90% di riciclaggio entro il 2029; vi è l’introduzione di restrizioni sulla messa a disposizione sul mercato di alcuni prodotti di plastica monouso; vi sono requisiti di etichettatura che ha l’obiettivo di informare i consumatori sull’impatto ambientale negativo dei rifiuti di plastica e sulle opzioni di corretto smaltimento.
La Direttiva 2015/720, che rappresenta la Modifica della Direttiva imballaggi e rifiuti di imballaggio, è stata introdotta per ridurre il consumo di borse di plastica leggere nell’UE, con il solito obiettivo di contenere l’inquinamento ambientale.
I soggetti coinvolti da queste normative sono in primo luogo i Produttori di plastica, i Produttori e gli Importatori di prodotti di plastica monouso, i Distributori e Rivenditori al dettaglio dei prodotti di plastica: questi ultimi sono chiamati ad adottare strategie per ridurre l’uso di borse di plastica.
Flashpoint offre consulenza strategica e operativa per aiutare le aziende a conformarsi a queste normative: analizziamo l’impatto delle direttive sulle operazioni aziendali e sviluppiamo strategie su misura per garantire la conformità, aiutando le aziende nell’identificazione di alternative sostenibili e innovative supportandole nella revisione e ottimizzazione della catena di approvvigionamento e nella predisposizione della documentazione tecnica e di reporting.