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Direttiva (UE) 2024/825: maggiore severità per il Greenwashing

Dopo la pubblicazione della Direttiva (UE) 2024/825, avvenuta il 28 febbraio scorso, parte un periodo transitorio per le imprese nel quale dovranno verificare puntualmente la comunicazione verso il mercato consumer ad opera degli addetti al “marketing ambientale”.

L’indicazione di marchi di sostenibilità farlocchi, di asserzioni ambientali non dimostrabili, più in generale di comunicazioni false che generano false percezioni e convinzioni nel consumatore medio saranno punite severamente.
A tale riguardo segnaliamo che tali comunicazioni false o non dimostrabili possono configurare reati presupposto ex D. Lgs. 231/2001, in particolare la frode in commercio.

Al fine di garantire che i consumatori siano ben informati e possano comprendere facilmente i loro diritti in tutta l’UE, la Commissione Europea specificherà, entro il 27 settembre 2025, il formato e il contenuto dell’avviso armonizzato contenente i principali elementi della garanzia legale di conformità, e della relativa etichetta armonizzata.

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