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Svizzera-UE: Cooperazione sul REACH?

La consigliera federale svizzera Doris Leuthard ha preso parte a una riunione informale del "Consiglio Competitività" dell’Unione Europea svoltosi a Praga il 4-5 maggio. Alla riunione nella capitale ceca, alla quale hanno partecipato i responsabili dei settori dell’industria e del mercato interno dei paesi membri dell’UE e dell’Associazione europea di libero scambio (AELS), si è discusso in particolare degli oneri amministrativi che gravano sulle imprese, e del mercato interno.
"L’incontro ha permesso uno scambio di opinioni sul proseguimento dell’eliminazione degli ultimi ostacoli ancora esistenti nel mercato interno e sul rifiuto del protezionismo come risposta alla crisi attuale", precisa un comunicato del Dipartimento federale dell’economia svizzero (DFE).
Dopo la riunione la responsabile del DFE ha incontrato Günter Verheugen, vicepresidente della Commissione europea, con cui ha discusso, tra l’altro, della ricerca di una cooperazione tra Svizzera e UE nel campo della chimica (REACH).
Segnaliamo che la Svizzera è un Paese extra UE e non fa parte dello Spazio Economico Europeo quindi le sostanze, in quanto tali o contenute in preparati o contenute in articoli, fornite da una Società svizzera ad un cliente comunitario sono a tutti gli effetti “importate” nel territorio dell’UE e sottoposte a registrazione ai sensi di REACH.
In mancanza di un accordo, in ogni caso tardivo, fra la Svizzera e l’UE i fabbricanti svizzeri rischiano di perdere i clienti residenti nell’UE che, a parità di offerta, possono rivolgersi ad un fornitore comunitario in modo da configurarsi come “utilizzatori a valle” e non come “importatori” ai fini REACH.

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